E CHIUNQUE AVRA' INVOCATO IL NOME DEL SIGNORE SARA' SALVATO  (Romani 10:13)
 
         
 
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8 MAGGIO: V-E DAY
 

Wiston Churchill

 Winston Churchill saluta la folla il giorno di trasmissione alla nazione

della notizia della vittoria sulla Germania nazista.

Oggi un ricordo speciale va alla Giornata della Vittoria nei Paesi dell’Europa occidentale (conosciuta come "Victory in Europe Day" o con la sigla "V-E Day"), che fu proclamata l'8 maggio 1945, data in cui la Seconda guerra mondiale si concluse. Fu il giorno in cui gli alleati accettarono formalmente la resa incondizionata delle forze armate della Germania nazista, decretando la fine di Adolf Hitler e del Terzo Reich.

Ricordiamo che ad aprile avvengono la morte di Mussolini: il 27 aprile mentre gli alleati si avvicinano a Milano, Benito Mussolini viene catturato da partigiani italiani mentre stava cercando di fuggire in Svizzera insieme a Claretta Petacci (o secondo altri, verso il Ridotto alpino repubblicano). Il 28 aprile Mussolini e altri esponenti di spicco della RSI (tra cui Alessandro Pavolini e Francesco Maria Barracu) vengono portati a Dongo e fucilati. Mussolini e Claretta Petacci, invece, sono fucilati a Giulino di Mezzegra. I corpi vengono trasportati a Milano ed esposti alla folla; e la morte di Hitler: il 30 aprile, mentre sopra di lui infuriava la Battaglia di Berlino, realizzando che tutto era perduto, Adolf Hitler si suicida nel bunker della Cancelleria assieme a sua moglie Eva Braun. Nel suo testamento, Hitler nomina Karl Dönitz nuovo Reichspräsident e Joseph Goebbels nuovo Reichskanzler ("Cancelliere della Germania"). Tuttavia Goebbels si suicidava già il 1º maggio: Lutz Graf Schwerin von Krosigk, nominato dal Presidente Dönitz, gli succede.

Quello che conta è che le forze tedesche in Italia si arrendono: il 1º maggio il generale SS Karl Wolff e il comandante in capo della 10ª armata tedesca, Generale Heinrich von Vietinghoff, dopo lunghi negoziati segreti e non autorizzati con gli Alleati, ordinano a tutte le forze tedesche in Italia di cessare le ostilità e firmano un documento di resa incondizionata.

Ricordare la fine di una guerra significa comprendere bene che abbiamo bisogno l’uno dell’altro e che per essere veramente liberi bisogna perdonare, anche il nemico: questa è la vera libertà.

Ricordiamo anche che le vicissitudini trascorse nel tempo passato ci porta ad un solo imperativo, quello di insegnare la Parola di Dio ad ogni persona affinché esse nascano di nuovo per opera dello Spirito Santo e naturalmente producano le azioni dello Spirito Santo, tra cui la pace. E’ così che bisogna far conoscere la radice della vera Pace, cioè Cristo nel cuore dell’umanità.

Geremia 17:9 Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo?

Matteo 15:19 Poiché dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adultèri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni.

Giovanni 3:5 Gesù rispose: In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d'acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio.

Galati 5:22 Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo.